Il primo modulo intende offrire basi comuni e approfondimenti specifici per i professionisti che si occupano di voce a livello educativo e riabilitativo.
Affrontare il paziente disfonico o disodico in modo globale, accogliendolo nella sua totalità di individuo, equivale a considerare il sintomo disfonia non solo espressione di malfunzionamento laringeo ma segno di un disequilibrio profondo della competenza comunicativa e artistica.
Mediante la conoscenza della fenomenologia dell’evento disfonia, attraverso un percorso su sé e il proprio corpo, che va dalla relazione voce-fisiologia, alla percezione alla propriocezione, i partecipanti potranno affrontare il problema della terapia di un sintomo tanto diffuso in una visione più ampia e soddisfacente. Passando dalle neuroscienze, alle conoscenze tecniche e alla scelta degli approcci metodologici più consoni al singolo paziente/allievo, l’obiettivo è formare i professionisti che si occupano di vocalità in ottica funzionale. A tale scopo essi conosceranno in modo approfondito come la voce si produce, come si ammala e come la si può proteggere e curare. Le conoscenze acquisite permetteranno al discente di avvicinarsi allo strumento voce in ogni suo aspetto e di prendersene cura
1° GIORNO
‐ Didattica e riabilitazione: metodi induttivi e deduttivi. Neuroscienze e riabilitazione.
‐ Cosa percepiamo ascoltando una voce: eufonia funzionale e stilistica vs caratteri disfonici
‐ La percezione della voce e le illusioni percettive nell’ascolto del canto
‐ La percezione dei parametri vocali; le formanti e il timbro; la gestione del vestibolo laringeo
‐ Il training di ascolto nella valutazione della voce e della disfonia: la correlazione del dato percettivo con il quadro clinico
‐ Come valutiamo il percepito: i protocolli di valutazione logopedica
‐ La percezione e l’autopercezione: esecuzione diretta di tecniche e pratiche di percezione respiratoria, vocal tract e vocale; la postura e l’allineamento; la direzione del timbro. Appoggio e sostegno respiratorio: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ La percezione della laringe: palpazione della laringe, controllo della postura, manipolazione laringea: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ L’analisi acustica: spettrografia, vocaligrafia, fonetografia
‐ Decondizionamento dall’ipercinesia: eserciziario con esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Riconoscimento del timbro: le modificazioni vestibolari e del vocal tract, come e perché
‐ Verso la portanza: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
2° GIORNO
‐ La comprensione dei meccanismi laringei e dei registri
‐ Registro pieno, misto e falsetto, voce aperta e coperta, consonanza di petto e di testa. Registro di fischio e di flauto. L’equilibrio degli antagonismi laringei nella gestione dei registri: i sinergismi dei tensori laringei
‐ Il meccanismo 0: fry, falsocordale, aritenoideo
‐ Il meccanismo 1: modale e pieno
‐ Il meccanismo 2: falsetto, flauto e stop closure
‐ Il meccanismo 3: fischio laringeo, stop closure whistle
‐ La gestione respiratoria nel canto
‐ Il diaframma e le fibre fast e slow.
‐ L’equilibrio degli antagonismi nell’apparato respiratorio:
‐ “appoggio” e ”sostegno” diaframmatico.
‐ Il riscaldamento vocale
‐ Il warming-up del professionista della voce parlata e cantata: fisiologia e pratica degli esercizi di Riscaldamento vocale, compresi gli esercizi a vocal-tract semi-occluso statici e fluttuanti: i SOVTE tra mito e realtà
‐ Il bilancio di risonanza e le strategie di udibilità e qualità vocale nel canto
‐ Il vocal tract e le sue regole acustiche.
‐ Le ripercussioni della didattica sul segnale acustico
‐ La gestione del vestibolo laringeo e le sue influenze sul timbro vocale.
‐ La questione delle formanti nella voce maschile e femminile.
‐ Strategie di proiezione vocale nel canto lirico
‐ La voce “rauca” e le distorsioni vocali negli stili moderni
‐ Norme di igiene vocale, pratiche di idratazione, norme alimentari. Consigli di prevenzione e salvaguardia dai disturbi della voce. Fatica vocale e fonastenia.
3° GIORNO
‐ Come migliorare l’adduzione cordale in base alla patologia: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Decondizionamento dall’ipercinesia: eserciziario con esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Disfonie psicogene e muta vocale: quale manipolazione. Esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Le disfonie organiche e funzionali: cause, sintomi, segni vocali
‐ Eserciziario per le disfonie disfunzionali: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Eserciziario per le paralisi cordali: esecuzione diretta di tecniche e pratiche
‐ Eserciziario per i granulomi laringei posteriori
Lo strumentario logopedico deve essere guidato da un razionale di approccio specifico per ogni disturbo della voce. In questo modulo si forniscono competenze specifiche in ambito riabilitativo affrontando gli eserciziari adatti ad ogni patologia vocale e dedicando due giornate alla pratica di integrazione in logopedia di due metodologie: l’Estill Voice Training di Jo Estill e il Pro-El di Alfonso Borragan, per fornire una vasta scelta di strumenti al logopedista che si occupa di disturbi della voce.
2° GIORNO
Applicazione dell’Estill Voice Training nella educazione e riabilitazione vocale
Laboratorio pratico a cura della Dott.ssa Elisabetta Rosa
Il Metodo EVT/Estill VoiceCraft e il quadro concettuale che lo sottende (l’Estill Voice Model) possono offrire un vero razionale per l’intervento sul paziente disfonico; ferme restando le competenze specifiche di un Logopedista o di un Insegnante di Canto/Vocal Coach, verranno analizzate le “Figure Obbligatorie” e le “Qualità” più utili per intervenire su specifiche problematiche vocali. Punto cardine del Metodo, comunque, è la realizzazione delle stesse sperimentandole innanzitutto su di sé.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA:
Eraclitea Point Rosolini
Via Goito, 109 | 96019 Rosolini (SR)
Tel. 09311995148 | Cell. 389 6356832 | rosolini@eracliteapoint.it